1930 La professione di bottaio viene iniziata da Felice Ripamonti, nato ad Orazzo 1 il 12/02/1889, che alla frazione Piano, dove viveva, come attività collaterale a quella di contadino, apre negli anni attorno al 1930, un laboratorio artigianale per la costruzione di botti grandi e piccole,tine,tinozze, e altro, per la lavorazione e la conservazione del vino, mastelli per lavare i panni, assi del lardo,cucchiai e mestoli di legno, ecc. Manufatti che venivano venduti ai contadini e ai negozianti all’ingrosso di vino. Felice Ripamonti continuerà l’ attività fino al 1935 quando con la famiglia emigra in Libia.

Ripamonti Serafino (Bottaio – “Serafin Ripamunt ul butèe”)

Da quell’ anno subentrerà nella produzione suo fratello Serafino, nato a Onazzo il 24/12/1901, padre degli attuali titolari della f.lli Ripamonti s.n.c. e della Ripamonti Azienda Agricola S.s. , che pur lavorando, nei primi tempi, come dipendente di un’ impresa edile riuscì ad incrementare la produzione e svilupparne la metodologia lavorativa in modo tale che nel 1952 apre una sede in via Nazionale più ampia e più consona alle esigenze produttive del momento. Smette di lavorare come dipendente e, con la collaborazione dei figli, sviluppa ulteriormente le produzioni con la costruzione di carri agricoli e di <<bonze>>.

1957 si iscrive all’Unione Artigiani di Lecco e visto l’incremento del lavoro con nuovi prodotti: scale a pioli, tinozze per l’ olio, ecc. assume anche un operaio. Per un certo tempo si continua con queste produzioni poi, sull’ onda del cambio in atto, ridimensionamento e abbandono dell’ agricoltura da parte di molti contadini a favore dell’ industria, anche per Serafino e figli si pone il problema del cambio o adeguamento produttivo per sopravvivere come azienda.

1957 – 1958 impiantano una macchina sega tronchi per trasformare in assi tronchi d’albero, che in parte tagliano in proprio e in parte acquistano; assi che vengono utilizzate principalmente in edilizia per la costruzione di impalcature. Inoltre difersificano l’attività con la produzione di imballaggi, nei primi momenti principalmente cassette di legno, per il trasporto delle bottiglie di vino e acqua, successivamente per altri scopi. Con il cambio sociale in atto, l’agricoltura per rapidamente importanza, il bottaio, piano, piano perde la sua caratteristica produttiva originale e si adegua alle esigenze produttive del mercato, con la produzione di altre tipologie di imballaggi.

1963 l’azienda passa ai figli che continuano l’ attività del padre, modernizzandola e ampliandola con notevole incremento del lavoro di taglio degli alberi e la loro trasformazione in assi; e una diversificazione produttiva con la costruzione di vari tipi di imballaggi: casse e cassette di varia misura per il trasporto di macchinari e prodotti vari, pallets e pianali, e materiali per l’edilizia.

1990 arrivando a oggi, in azienda entra la nuova generazione che guarda al futuro innovando, incrementando il proprio reparto produttive con nuovi macchinari e tecnologie all’avanguardia.